La cosa più importante per noi, prima di mettersi al lavoro su una nuova realizzazione grafica o sul restyling di un logo, è capire le
esigenze del nostro cliente, esaminare la propria attività e capire quali sono gli obiettivi da raggiungere. Le prime domande quindi, vengono spontanee:
A cosa ti serve il logo?
Qual'è la tipologia dell tua azienda?
A chi è rivolta?
E quale sarà il tuo mezzo di comunicazione?
Con queste prime e basilari informazioni si procede poi, verso uno studio più accurato e dettagliato del brand aziendale. Ricordiamoci di non sottovalutare mai l'importanza di
comunicazione che deve avere il tuo logo e l'impatto positivo che può trasmettere sin da subito al vostro potenziale cliente. Non lo diciamo solo noi, lo dice anche uno dei grandi
guru del branding, David Brier. Il logo è il tuo primo biglietto
da visita.
"Vorrei realizzare un logo bello, d'impatto, colorato, acceso, vivace... ed economico!"
Ma cosa vuol dire "bello"?
Premesso che, il gusto è soggettivo, e ciò che si definisce bello, grazioso, è il frutto di una percezione personale, il "bello" in realtà è semplicemente la capacità di
cogliere, apprezzare la bellezza e sentirsene soddisfatti. E il nostro obiettivo è quelli di soddisfare il nostro cliente, applicando la nostra conoscenza ed esperienza nel
settore grafico, rispettando il gusto del cliente ma anche importanti caratteristiche che la tecnica e lo studio ci impongono.
Perchè, ad esempio, in molte opere definite di "buon gusto" dalla critica specializzata spesso non cogliamo e non ne apprezziamo il valore estetico?
Il gusto e il senso estetico solitamente si manifestano in modo spontaneo, sono doti che uno ha, ma nell'ambito professionale non bastano se non accompagnati dallo studio del
settore e dall'osservazione. Parafrasando Kotler: "Alcuni impongono il gusto, altri seguono il gusto altri ancora a cose fatte si chiedono
cosa mai sia successo." Col tempo e con l'osservazione si può sviluppare e migliorare una sensibilità maggiore, e scoprire poi, che anche una pennellata può esprimere gusto
estetico.
3.1 Un logo complesso o ricco di dettagli
È sicuramente la strada giusta per far sì che il tuo logo non resti impresso a nessuno.
Inoltre, quando si realizza un qualsiasi progetto grafico, bisogna pensare anche alla sua destinazione. I loghi ricchi di particolari dettagli, non si adattano a tutti i supporti di stampa e
spesso risultano inutilizzabili nelle dimensioni di icone e favicon sul web.
Un logo efficace deve rispettare le caratteristiche tecniche per la riproduzione su supporti di stampa e deve essere compatibile con la distribuzione in formato digitale per siti web e
socail network. La nostra progettazione grafica per il tuo logo aziendale ti permetterà di acquisire i materiali in formato vettoriale, realizzati con i software professionali come CorelDraw
e Adobe Illustrator.
Equilibrare il giusto contenuto grafico è invece la chiave del successo. Basta guardare i loghi delle più importanti aziende mondiali di successo.
Eccoti alcuni esempi:
3.2 Un logo ricco di colori
È un altro errore da non commettere. Troppo non è mai sinonimo di ottimo. Un eccesso nell'uso dei colori non è alla base di alcuna progettazione grafica.
Sviluppiamo loghi partendo sempre da una base MONO COLORE che permetterà poi, di posizionarlo su qualsiasi supporto e di applicare successivamente uno studio mirato sulla scelta dei colori, in base al tipo di comunicazione che vogliamo dare al brand e alla tua azienda.
Vi sono loghi famosi, come visto negli esempi precedenti ( Nike, Puma, Apple ) che per volontà del brand e per la destinazione del logo, sono necessariamente in bianco e nero.
Se si pensa ad un marchio dedicato all'abbigliamento, ad esempio, è chiaro che verrà sicuramente applicato su diversi capi di diversi colori. Quindi la scelta del logo di base non può che
essere monocolore.
Altre imprese invece, puntano su dei colori ben precisi. Ad esempio, se la destinazione è legata al food, il rosso e il verde sono spesso i colori utilizzati, poiché riconducono
facilmente al cibo, secondo uno studio sui colori ( vedi Coca Cole e McDonald ).
3.3 Copiare o prendere spunto
Copiare probabilmente è il peggiore degli errori! Sia per l'azienda, nel caso in cui suggerisce l'idea, sia per il grafico incaricato nella realizzazione del logo. Copiare è praticamente sinonimo di NON avere idee, creatività, personalità e coraggio nell'intraprendere una strada propria. A parte l'illegalità, poiché è reato, copiare un marchio è anche un fallimento sul nascere. Un azienda che propone un logo già riconducibile ad un altra attività, avrà di sicuro un impatto negativo con il proprio target.
L’unicità è tutto, è la chiave della riconoscibilità, che renderà possibile l’associazione del vostro logo all’identità della vostra azienda. È lecito certo, dare uno sguardo a loghi altrui, studiarne i particolari e farsi delle domande, se
queste sono poi destinate alla riflessione sul proprio brand da lanciare. Studiare i vostri competitors, analizzare il mercato di riferimento non è un errore, ma ribadiamo, la copia palese
di un logo lo è di sicuro.
3.4 Il font ed il contesto giusto
Leggo spesso sul web da altri miei colleghi che, secondo il loro punto di vista, sarebbe sconsigliato associare al proprio nome aziendale
un immagine poco attinente alla vostra attività. In parte sono daccordo ma non sempre è cosi. Non per tutte le attività vi è una regola di base. Se ad esempio, non siete un
"negozio di strumenti musicali" non avrebbe senso inserire una chiave di violino nel vostro logo, no?
Eppure Stradivarius nota azienda di abbigliamento low-cost spagnola del gruppo Inditex, ha proprio una chiave di violino come logo! Ma ce ne
sono un'infinità di imprese che hanno puntato apparentemente su immagini poco associabili alla tipologia di impresa, ecco alcuni esempi:
Inoltre, anche il font ha la sua notevole importanza. Un consiglio è, utilizzarne al massimo 2 per un logo. Non andare oltre. Anche se per noi un solo
tipo di carattere tipografico piace di più, e a dirla tutta, preferiamo realizzarlo da noi, un font personale o al massimo, una variazione di uno esistente libero da copyright.
3.5 Budget da investire
Scegliere di investire il minimo indispensabile per realizzare il logo, o ancor peggio, realizzarselo da solo o su uno dei tenti siti di stock,
è come non credere sin dall'inizio in quello in cui ci si sta lanciando. Noi sconsigliamo vivamente l'home made in questo caso, anche perché oggi non bisogna necessariamente investire cifre da
capogiro per aver un buon logo. Inoltre, io non mi sognerei mai di mettermi a fare riparazioni di auto quando non ho le competenze in merito ed esperienza nel settore.
Noi incoraggiamo i nostri clienti ed offriamo uno studio del vostro progetto GRATUITO in modo da poter analizzare insieme le esigenze richieste, e
sviluppiamo successivamente un preventivo personalizzato in modo da darvi tutti gli elementi giusti per poter decidere e scegliere se, è meglio un lavoro fatto da se, o se
affidarsi a mani esperte.